L’acetaia: dove “gli oggetti sono testimoni silenziosi delle nostre vite”
L’acetaia è quell’ambiente dove vengono tenute a dimora le batterie e le botti, a corredo, per ricavare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Di conseguenza se ne deduce che il termine, acetaia, è conosciuto e utilizzato solo nei nostri territori, per indicare quell’ambiente dove “la pazienza di aspettare non ha limiti”. Una volta era anche chiamata “camera degli aceti”.
L’ubicazione ideale è il sottotetto, storicamente “tasel”, immancabile nelle case di una volta perché necessario anche per riporvi tutto quanto non era più utilizzato in casa e non si voleva buttare, dai quaderni di scuola ai mobili inutilizzati per poterli recuperare poi, se necessario o possibile, domani.
Una volta era anche la dispensa invernale della famiglia, dove venivano conservati grano e mele, noci e nespole, uova e quant’altro poteva essere mantenuto in un ambiente rinfrescato dal clima invernale ma secco, ideale per la fase finale di decantazione e di selezione del nostro Aceto Balsamico in primavera.In quell’ambiente di solito, il contadino, teneva anche a dimora la stagionatura di alcuni salumi preparati in casa e le forme di Parmigiano Reggiano, che ogni famiglia selezionava, per un invecchiamento tutto famigliare. Forse proprio per quella condivisione di quell’ambiente l’aceto balsamico di Modena e il Parmigiano reggiano sono diventati compagni inseparabili sulla nostra tavola.L’acetaia deve anche essere ben soleggiata per la fase di maturazione e ventilato naturalmente, per fornire l’ossigeno necessario e vitale agli acetobatteri.Venendoci a trovare e se sarete fortunati, con l’astuzia di un bambino, potrete carpire qualche piccolo segreto custodito alla stregua di un “segreto di famiglia”, celato in quei locali.Tra ricordi del passato e suppellettili obsolete, che raccontano la nostra storia, potrete ammirare le nostre batterie, a dimora, per quella silenziosa maturazione che soltanto chi la vive, in medicamentosa distensione, può veramente raccontarVi.